La moda è uno dei pilastri economici dell’Italia, e uno dei suoi settori in più stabile crescita secondo molti osservatori. Nonostante gli scossoni economici degli ultimi anni, il suo fatturato ha toccato punte di 78 miliardi di euro, di cui ben 51 derivano dall’export.
Lo avrai notato subito: se pensi di avviare un business in questo settore, difficilmente vorrai pianificare una linea di distribuzione che si limiti al solo territorio nazionale. D’altronde, nel Bel Paese, si può contare su una filiera produttiva che da sempre è uno dei maggiori selling point di questo tipo di prodotti. Un marchio italiano garantisce qualità, stile e innovazione.
Se sei pronto a salire sulle spalle dei giganti, facendo tua la forza della moda italiana, scopriamo insieme come aprire un ecommerce di abbigliamento.
Contenuti dell’articolo
Abbigliamento e digitale: i meccanismi del successo
Quello della moda è un settore particolare, in quanto prossimo o coincidente con quello del lusso. Per avviare un’attività analogica, potrebbero servirti capitali notevoli. Forse faresti prima a crearti una rendita con quelle cifre, piuttosto che investirle in un business.
La musica cambia se decidi di stare al passo con i tempi, creando una start up di natura digitale o ampliando la tua attività con un versante ecommerce. Aprire un negozio online è semplice e economico, addirittura gratuito se segui la nostra guida.
Se vuoi approfondire l’argomento, leggi l’articolo:
Quanto costa aprire un sito ecommerce e vendere online
È il passo giusto tanto per chi vuole diventare imprenditore, quanto per coloro che cercano di aumentare i fatturati di un’azienda commerciale classica.
Quale che sia la tua condizione iniziale, il commercio digitale ti offre parecchi vantaggi:
- Ha ridotti costi di gestione;
- Un sito vende 24 ore al giorno, 7 giorni su 7;
- Hai possibilità di fidelizzazione e riconversione delle vendite;
- Un ecommerce non è limitato nello spazio: puoi vendere ovunque;
- Risulta facilmente “scalabile” sulla base dei tuoi utili;
- La portata del marketing digitale è potenzialmente infinita.
Insomma, un ecommerce vince su tutta la linea rispetto all’analogico, soprattutto se si sta pensando di avviare un business legato alla moda. Con un negozio online, ad esempio, vendere regolarmente all’estero è quasi banale; impresa che invece sarebbe ardua per un qualsiasi negozio fisico, vincolato nello spazio e nel tempo.
Il vero potenziale del commercio digitale, però, si raggiunge solo se metti a fuoco quello che sarà il cuore pulsante della tua impresa commerciale: il business plan. Infatti la moda è un settore dove la concorrenza si fa sentire. La tua attività dovrà confrontarsi con giganti della distribuzione come Yoox e Zalando, o con produttori quali Versace, Armani, Prada. Rispetto ai grandi nomi del prêt-à-porter, potresti non avere mai la visibilità che ti serve, se la tua azienda non sviluppa rapidamente un’identità forte e una presenza specifica sul mercato. Non è solo questione di gloria. Al contrario, si tratta di un problema importante, perché sussiste un rapporto diretto fra visite e vendite.
Studiamo questo aspetto più nel dettaglio. Come immaginerai, non tutti gli utenti di internet che transitano sul tuo sito fanno un acquisto. Magari stanno solo curiosando, oppure confrontano i prezzi. Alcuni potrebbero non avere intenzione di comprare, altri non troveranno la taglia o il colore perfetto. I professionisti dell’ecommerce parlano di conversion rate, o tasso di conversione: si tratta della percentuali di utenti che effettua l’azione designata rispetto al totale dei visitatori. Nel tuo caso, si tratta del rapporto fra chi visualizza e chi compra.
A seconda del settore, un ecommerce italiano ha tassi di conversione che vanno dal 1,6% al 2% circa. Ovvero, su cento persone che vedono un sito, fra una e sei acquistano. Sembra poco, ma in realtà su un numero (realizzabilissimo) di tremila visite mensili, ci si trova con circa 60 ordini da evadere, ovvero circa due al giorno. Mica male!
Il che ti conduce a considerare che, se vuoi aprire un negozio online, devi innanzi tutto chiederti come fare ad acquistare visibilità. Infatti sai che le tue vendite sono una porzione delle tue visite, e pertanto devi cercare il più possibile di aumentare le prime, se vuoi far crescere le seconde. Una volta che il numero di visite ti soddisfa, o se ti accorgi che il tuo tasso di conversione è inferiore alla media, potresti voler ricorrere a tecniche avanzate di conversion rate optimization.
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Vediamo quindi quali passi conviene fare in fase di progettazione del tuo ecommerce, per guadagnare la visibilità che ti serve nel settore dell’abbigliamento.
La moda passa, lo stile rimane
A dirlo è stata Coco Chanel, una che di moda se ne intendeva: non a caso, grazie alla sua forza creativa è diventata la donna più ricca della sua epoca. Dalla saggezza della grande couturière si può intuire una delle regole del commercio nel settore dell’abbigliamento. Cavalcare una moda è infatti un motore effimero. Il più delle volte non funziona, non attrae; ma anche quando si va incontro al successo, quest’ultimo è transitorio. Qualche passerella più tardi nessuno si ricorderà più di te.
A questo punto, si pongono due opzioni. La prima è quella di radunare facoltosi investitori intorno a un tavolo, per offrire ai clienti una ampia selezione di capi dalle maggiori marche in una sorta di outlet digitale. L’idea è buona (ed in effetti è già stata ampiamente sfruttata), ma il capitale iniziale che serve per realizzare questo tipo di azienda è davvero ingente. Peraltro, gli investitori facoltosi non si trovano sugli alberi, purtroppo.
Se non si hanno liquidità da capogiro pronte ad essere investite, è piuttosto sullo stile che bisogna puntare. Questo è il vero trucco per aprire un ecommerce di abbigliamento senza spendere un patrimonio. Lo stile infatti è più di una moda: è una promessa. Lo stile è quell’aspetto dell’abito che ti suggerisce una destinazione d’uso. Esso si riferisce all’aspetto “pratico” dell’abbigliamento, al suo fare un’affermazione sullo status o sullo stile di vita di chi lo indossa. Lo stile è ciò che, in un capo di abbigliamento, lo rende adatto a un preciso contesto. Si capisce che chi ama un determinato ambiente, avrà bisogno di vestiti dello stile corrispondente.
Inoltre, e non è cosa da poco, lo stile che scegli serve per distinguerti. Funzionerà per te, così come funziona per il cliente!
Ecco l’informazione cruciale per il tuo business plan. Quando ti trovi ad aprire un negozio online, devi mettere a fuoco uno stile, non una moda. Può essere sportivo, informale, incentrato sul concetto di fitness e quindi composto da abbigliamento tecnico. Altrimenti puoi guardare alle subculture della moda cosiddetta alternativa. Ad esempio, se questo genere di stile ti interessa, potresti specializzarti in abbigliamenti trasgressivi, rock/punk se non addirittura goth; oppure guardando al Sol Levante potresti occuparti di vestiario kawaii. Puoi puntare su stili femminili per giovani donne snelle, o su approcci che valorizzino le forme più generose. Può essere classico, innovativo o ispirato a un’epoca specifica (gli anni ’70, o addirittura il medioevo). Segui in questo la tua fantasia e la tua ispirazione, ma ricordati di non trascurare i dettagli.
Una volta che hai un’idea chiara dello stile che vuoi trattare, devi abbinarlo con la corrispondente demografica. Qui dovrai compiere la tua ricerca di mercato. Ad esempio, l’abbigliamento da fitness deve essere ambosessi, ma se stai preparando un’attività che tratta soprattutto lo stile da gentleman, ovviamente la maggior parte del tuo pubblico sarà maschile. Quanto più chiaramente individui il tuo pubblico target (sulla base di fattori demografici, ma anche sociologici) quanto più netto e influente si rivelerà il tuo approccio allo stile scelto.
Lo stile dei capi che stai trattando non determina solo il tuo inventario. Dovrà piuttosto riflettersi ovunque, nel tuo brand così come nel tuo sito. Il nome della tua attività deve immediatamente essere abbinato (positivamente) allo stile che hai scelto. Questa associazione costituirà la chiave di volta del tuo business, la bussola che ti condurrà verso profitti sempre maggiori.
Metti a fuoco il tuo successo
Inizia includendo nel tuo business plan una descrizione efficace dello stile in cui vuoi collocare il tuo ecommerce di abbigliamento. Sulla base di questo, costruisci il resto: l’identità del tuo brand, i punti di forza della tua offerta, ciò che rende l’esperienza di acquisto memorabile per il tuo cliente.
Come hai visto, aprire un ecommerce di abbigliamento comporta spese nettamente minori di un negozio fisico. Inoltre ha anche costi di mantenimento decisamente inferiori. Per questo, puoi concentrare i tuoi investimenti in una campagna di marketing digitale che possa portarti la visibilità (e quindi i profitti) che cerchi.
Visto il settore in cui operi, una delle scelte migliori è quella di abbinare al tuo sito commerciale un blog di moda. Fornendo contenuti rilevanti per coloro a cui interessa lo stile che costituisce il tuo target, guadagnerai automaticamente visibilità rispetto alla concorrenza. Con il digitale, si capisce, dove c’è pubblico c’è profitto.
Questo approccio funziona ancora meglio se decidi di creare una presenza online positiva e mirata sui social network. Sempre più persone trascorrono il loro tempo libero su queste applicazioni: farsi trovare pronti ed accattivanti aumenterà la tua visibilità nel settore che hai scelto.
E per creare tendenza? Qui puoi sbizzarrirti: dal marketing virale allo sviluppo di una rete di influencer, puoi applicare la strategia più adatta per il tuo brand. Dopo tutto, puntare su queste nuove strategie non soltanto è efficace, ma all’atto pratico risulta più semplice ed economico di quanto non sembri.
Se vuoi mettere a punto il tuo business plan e scoprire tutto il potenziale latente nel tuo ecommerce individuando le strategie di marketing più adatte al tuo stile, contatta i nostri professionisti per una consulenza!